Ma la RSI non doveva essere la televisione di tutti?

A campagna elettorale quasi conclusa e a bocce ferme mi sento in dovere di sollevare il problema dell’imparzialità della nostra televisione di Stato. In realtà, questo problema non è nuovo, ma con il passare degli anni questo che inizialmente sembrava un peccato veniale sta ora diventando un problema maggiore, tanto urgente quanto inquietante. Ancora una volta abbiamo potuto constatare la parzialità di giudizio della nostra televisione di Stato, in particolare per quanto riguarda le opzioni politiche, partitiche e le idiosincrasie (leggasi simpatie/antipatie) personali intorno a persone ed idee. Alcuni partiti, politici e personaggi avendo, a quanto pare, più diritti e considerazione di altri. Due pesi e due misure, totalmente arbitrarie e profondamente ingiuste, lesive e antidemocratiche. Da biasimare l’atteggiamento ostile, negativo, ostruzionista e pregiudizievole della RSI nei confronti, in particolare, dell’UDC e di alcuni personaggi pubblici più o meno noti ma – pe sfortuna loro – non graditi ai vertici dell’Ente. In particolare, poi, e per quanto mi riguarda, desidero qui stigmatizzare il comportamento esecrabile della moderatrice che, nel corso di una puntata di Contesto di alcune settimane orsono, ha tentato di mettermi in cattiva luce nei confronti degli telespettatori in modo disonesto, vile, strumentale e squallido (dopo essere stato invitato dalla stessa RSI a voler dare il mio contributo alla trasmissione!). In seguito a questo inqualificabile comportamento della nostra televisione di Stato ho poi deciso di declinare ogni ulteriore e qualsivoglia invito a voler partecipare alle trasmissioni programmate da parte di quest’ultima. E questo finché, da parte dei vertici RSI, non vi saranno delle scuse pubbliche e senza condizioni per questo loro comportamento che lede gravemente la mia persona e dei miei diritti di cittadino e politico. A futura memoria e con l’invito a voler cambiare la loro “politica”, per il bene del nostro Paese e per la democrazia, quella vera!

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Orlando Del Don

Orlando Del Don

Medico, Psicoanalista, Politico

Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.

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