In questo teatro della vita umana, noi ci siamo: “Prima i nostri”.
Stamattina, al mercato di Bellinzona, il sottoscritto e il presidente distrettuale UDC di Bellinzona e Valli Athos Ambrosini si sono dati appuntamento davanti alla nostra bancarella per la raccolta delle firme in favore dell’iniziativa costituzionale “Prima i nostri”.
Un lavoro impegnativo ma molto gratificante in mezzo alla gente e che ha dato un ottimo risultato anche in termini di consensi e di formulari sottoscritti.
Desidero pertanto ringraziare tutti coloro che hanno sottoscritto questa importante iniziativa costituzionale come pure tutti quelli che ci hanno espresso il loro consenso, la loro simpatia e il loro sostegno.
Colgo però anche l’occasione per stigmatizzare il comportamento di alcuni (pochi, pochissimi per fortuna) personaggi noti della politica ruspante comunale e cantonale che si sono fatti riconoscere per il loro atteggiamento altezzoso, spocchioso e meschino nei nostri confronti, “colpevoli” (noi) di non essere del loro stesso rango socio-politico, e cioè di non essere sinistri, radicali, rossi e/o a questi apparentati! Peccato che, ai nostri giorni e con i problemi che assillano il nostro Paese, vi siano ancora questi residuati e nostalgici di un modo di concepire la politica e il bene comune oramai morti e sepolti da tempo e che non hanno più ragione di essere … come la stragrande maggioranza della gente ha oramai capito da tempo!
Ciò detto, ricordo che saremo ancora presenti per la raccolta firme al mercato di Bellinzona nel corso delle prossime settimane e fino a metà giugno.
Conto sulla qualificata condivisione e partecipazione di tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro Paese, dei nostri giovani e della nostra società, al di la di ogni stupido e meschino steccato ideologico!
Concludo ricordando le lungimiranti parole di Thomas Mann e di Francesco Bacone a proposito della partecipazione politica:
“Non ho cessato di contrapporre al concetto apolitico di cultura dei miei connazionali la totalità dell’umano e dell’umanità, che necessariamente racchiude in sé il politico”.
“Gli uomini devono sapere che in questo teatro della vita umana solo a Dio e agli angeli è consentito essere spettatori”.
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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