Il teatrino è finito “senza infamia e senza gloria”. Si cominci ora a discutere seriamente dell’UDC cantonale
Di seguito la mia risposta a un articolo pubblicato da LiberaTV (che trovate in calce al mio scritto) a margine del movimentato Comitato Cantonale UDC del 12 maggio, e che ho intitolato:
IL TEATRINO È FINITO SENZA INFAMIA E SENZA GLORIA.
SI COMINCI PERÒ ORA, FINALMENTE, A DISCUTERE SERIAMENTE DEL PRESENTE E DEL FUTURO DI CIÒ CHE RESTA DELL’ UDC CANTONALE
Ecco, sono proprio queste le modalità di strumentalizzazione e stravolgimento dei dati di realtà che hanno caratterizzato gli interventi di ieri sera al Comitato Cantonale UDC. Le moltissime voci critiche sono state tutte messe a tacere in malo modo e – sia detto per inciso – gli esponenti del Distretto di Bellinzona sono stati la componente minore rispetto al numero complessivo di interventi critici in tal senso provenienti da tutti gli altri Distretti! Peraltro la volontà di tutti coloro che hanno esposto le loro preoccupazioni nel corso della serata non era certo improntata alla polemica o allo scontro bensì alla ricerca di dialogo con i vertici UDC per avviare un’ analisi critica e cercare soluzioni praticabili ora che l’UDC cantonale è ridotta ai minimi termini. Qualcuno – in mala fede – parla ora di fallito golpetto? Se questo corrispondesse lontanamente al vero nessuno di coloro che si sono espressi criticamente durate la serata si sarebbe fatto zittire nei modi che si sono visti ieri al Comitato Cantonale e la serata sarebbe finita altrimenti! Comunque si intuisce subito la malafede di qualcuno quando si cerca di incolpare il Distretto di Bellinzona dell’infelice risultato delle urne … in particolare appare fin troppo evidente la ricerca di un capro espiatorio nella figura del presidente distrettuale Athos Ambrosini! Da una parte, infatti, i vertici del partito negano che queste elezioni siano state la Caporetto dell’UDC e dall’altra però – sconfessando loro stessi! – ritengono che la colpa di questo sconsolante esito elettorale sia da attribuire al Distretto di Bellinzona! Signori, decidetevi, se queste elezioni cantonali sono state – come continuate ad affermare – un successo che cosa avete allora (di volta in volta) da rimproverare agli elettori, al popolo UDC o ai Distretti!
In conclusione: la mia disponibilità alla mediazione fra e vertici del partito e la base dello stesso (in maggioranza scontenta, critica e preoccupata dei risultati di queste elezioni) era ed è tutt’ora presente … e ciò malgrado i pregiudizi e le crasse strumentalizzazioni di cui sono stato fatto oggetto nel corso della serata dagli ex colleghi di Gran Consiglio (ad eccezione di Lara Filippini che apprezzo comunque per la sua compostezza e discrezione in questo frangente). La mia proposta – al di là di tutte le sciocchezze uscite ieri sera dalla bocca di Pinoja e Chiesa e, ora, anche questa del “golpetto” che mi mancava proprio! – è che si voglia a breve organizzare un Congresso straordinario UDC per analizzare con tutta calma e senza personalismi e pregiudizi la situazione politica e strategica di quel che resta dell’UDC Ticino. In tal senso faccio mia un’ interessante suggestione fatta proprio ieri sera dal presidente onorario Dr. Von Winttenbach che – inascoltato da tutti – ha ben illustrato, con una sua brillante esposizione, la realtà democentrista cantonale attuale e che si concludeva con questa interessante proposta. La disponibilità c’è tutta … a patto che si voglia discutere e non cercare sempre e ancora dietrologie, colpevoli là dove non ce ne sono, regolamenti di conti, personalismi sterili e si mettano da parte beceri pregiudizi! Se invece questo dialogo non lo si vuol fare, beh, basta saperlo. E allora andate avanti così cullandovi nell’illusione che tutto vada bene e che la colpa è sempre e comunque degli altri; dei cattivi, degli “ignoranti”, dell’elettorato, della base democentrista, dell’UDC nazionale, di Brunner, della Lega e dei trombati (più o meno eccellenti).
Orlando Del Don
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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