Giornalismo, autocritica e critica sociale
In questi giorni molti sono stati gli scritti intorno alle discutibilissime scelte del Festival del film di Locarno; e non poteva essere altrimenti! La cosa che mi sorprende e mi lascia scettico pero’ e’ il fatto che non sia possibile, in questo nostro Cantone, esprimere la minima critica al proposito – da parte di noi ticinesi – senza essere tacciati di traditori, inetti e ignoranti. Da che pulpito, mi verrebbe da dire! L’ultimo di questi in ordine di tempo e’ quello del presidente dei giornalisti ticinesi che se la prende con Dado’, reo di aver mosso le piu’ che legittime crtitiche nei confronti della direzione del Filmfestival; come del resto ha fatto anche il sottoscritto in maniera indipendente – non solo in questa ma anche nella passata edizione. Ebbene, come moltissimi ticinesi io sono dalla parte di Dado’ per almeno sei ragioni:
1. Perché questo è un suo diritto
2. Perché questo é anche un dovere e un impegno sociale e culturale
3. Perché guai se ad esprimersi fossero solo i critici cinematografici
4. Perché ne ha facolta’
5. Perché il Festival di Locarno va tutelato e non appartiene al direttore artistico o al presidente o a qualsiasi altro personaggio piu’ o meno importante, piu’ o meno autorevole
6. Infine perché la verità, anche se non si puo’ mai dire tutta, va sempre e comunque cercata e ricercata!
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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