“Dibattito” TV per la nuova Bellinzona? RSI allo sbando, fra Arsenico e Vecchi merletti!
Quel che è giusto, è giusto. Bisogna dargliene atto. I giornalisti della RSI hanno coraggio da vendere. Oserei dire che sfiorano la temerarietà. Perché comportarsi come hanno fatto i professionisti della disinformazione il 13 marzo scorso, nel corso del dibattito andato in onda su LA 2 a proposito delle elezioni comunali della Nuova Bellinzona, significa sfidare la sorte. Con l’iniziativa NO Billag alle porte, vuol dire davvero aver del fegato da vendere.
Evidentemente, la sonora batosta che la RSI ha già preso non appena i ticinesi hanno potuto esprimersi sulla “nostra” – in realtà la loro – radiotelevisione pubblica, non è stata sufficiente. Pazienza. Si risveglieranno presto un po’ frastornati e, forse, cominceranno a farsi qualche domanda. Forse.
Per carità, la stanchezza gioca brutti scherzi a tutti. Ma a tutto c’è un limite. Lunedì 13 marzo Massimiliano Herber e Christian Romelli forse erano distratti. Magari avevano litigato con la moglie. In ogni caso, avevano la testa altrove. Perché agli Agit-Prop di Mario Branda e Pierluigi Bersani – due facce della medesima medaglia di una politica vecchia, legata a stantie logiche di potere, ma evidentemente ben radicata in certi ambientini – è sfuggito un piccolo dettaglio. Fermo restando che tutto poteva e può ancora cambiare, ai due giornalisti in carriera era sfuggito che il sottoscritto era ed è (fra tanti altri) anche lui uno dei possibili, potenziali aspiranti municipali della capitale del Canton Ticino. E non il loro zerbino! Credo che questo non sia proprio un dettaglio insignificante.
Come comportarsi, dunque? Ignorando bellamente una pedina non trascurabile del dibattito politico, facendo finta che non esista, perché sgradita. Evidentemente, gli hanno insegnato a lavorare così.
Chissà quale scuola di giornalismo avranno frequentato i giornalisti che lavorano alla RSI, un po’ a digiuno di par condicio e di diritti alla corretta informazione da parte del pubblico. Chissà dove gli avranno insegnato che si devono ignorare bellamente i candidati (a loro non graditi) che chiedono di poter intervenire e parlare nei dibattiti pubblici teletrasmessi … per meravigliarsi in un secondo tempo del fatto che questi reagiscano poi di conseguenza davanti a tanta prosopopea, arroganza, faziosità e crassa disinformazione.
Forse la RSI non ha capito che uno dei motivi per cui i ticinesi si sono stancati della RSI è proprio la faziosità.
Non sono i privilegi di cui godono coloro che lavorano grazie al canone più caro d’Europa. Non sono gli stipendi stratosferici pagati da cittadini costretti a versare un obolo stratosferico. Non è la boria che esce da tutti i pori dai professionisti del politicamente corretto al Merlot. È – lo ripeto e lo sottolineo – la loro crassa faziosità.
La gente è indignata per la faziosità che, ormai, viene ostentata come fosse un valore aggiunto, ormai sbattuta in faccia all’utente senza remore né timori. Ma se i giornalisti al caviale della RSI parlassero con chi pretendono di rappresentare, se ne sarebbero accorti da un pezzo.
Anni fa, quando uscì una dettagliata inchiesta sulla RSI, poi ripresa da altre testate (Gazzetta ticinese illustrata, gli dedicò un editoriale), emerse una situazione allucinante. Nepotismo, raccomandazioni, incompetenza, privilegi. E cosa fecero ai piani alti? Niente. Nel senso che decisero di non rispondere a nessuna domanda dei colleghi della carta stampata, e quando uscì l’inchiesta non dissero una parola. Fecero finta di nulla. Ma non smentirono niente.
Forse nessuno gli ha insegnato che “chi tace acconsente”. Forse nessuno gli ha insegnato che il silenzio – che venga da loro o che sia imposto agli altri – non dovrebbe essere un valore, per un giornalista serio.
Da allora però nulla è cambiato. La commedia continua, finché l’arsenico o i vecchi merletti che stanno inquinando la nostra televisione pubblica non cominceranno a intaccarne la struttura dall’interno!
Dr. med. Orlando Del Don, Candidato al Municipio per la nuova Bellinzona
Lista N. 1, Lega-Udc-Indipendenti-Noce
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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