Papà e mamma servono ancora. Che sorpresa!

Riprendo di seguito quanto pubblicato  ieri sul GdP a firma Pietro Ortelli il quale a sua volta riprende una notizia riportata dalla stampa italiana. Una notizia di peso e che è passata sotto silenzio, purtroppo!

“Il prossimo 25 maggio Giancarlo Ricci, milanese, laureato in filosofia con una tesi su Jacques Lacan, psicoterapeuta e psicoanalista, membro analista dell’Associazione lacaniana di psicoanalisi, promotore del laboratorio Rete di Psicoanalisi Sigmund Freud, esperto di psicologia dell’età evolutiva, giudice onorario presso il tribunale dei minori di Milano, in una parola un competente e stimato professionista, sarà sottoposto a un processo disciplinare dall’Ordine degli psicologi della Lombardia per aver affermato nel corso di una trasmissione televisiva, che <Servono la mamma e il papà per una crescita essenziale e costruttiva di un bambino>. 

Dovrà difendersi davanti alla commissione dell’Ordine.

Fatto esemplare e impressionante di come si stia affermando un totalitarismo delle idee che sostituisce la discussione con l’intimidazione  e pratica, in nome della libertà, la più rigida intolleranza nei confronti dei non allineati, ossia, nel nostro caso, di chi non si sottomette, e si rifiuta di marciare sotto i labari e le insegne delle falangi LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuale e Transessuali) e Gender.

Giancarlo Ricci è stato denunciato da un collega membro di un’associazione appartenente a quel mondo per la colpa ovvia di aver manifestato un pensiero discriminante e offensivo verso le coppie omosessuali che desiderassero un figlio, come pure verso le famiglie monoparentali, ecc.

Dunque, riassumendo: uno va in televisione, esprime un’idea che corrisponde esattamente a quanto tutte le civiltà umane – in particolare la nostra – hanno incessantemente pensato nel corso degli ultimi trenta secoli, e cioè che il contesto migliore per il bambino è la famiglia con la madre e con il padre, e in un batter d’occhio si trova sotto processo per omofobia, intolleranza e discriminazione, nel segno di un’ideologia, affermatasi nel corso degli ultimi trent’anni contro il più elementare buon senso, secondo la quale il genere non sarebbe quello biologico, ma quello che uno si sceglie “Liberamente” (uomo, donna, omosessuale, transessuale e via discorrendo: sono riusciti a catalogarne una sessantina che per il momento non mi sono ancora preso la briga di mandare a memoria).

Mi viene in mente un pensiero di Camus, l’ultimo Camus, il quale, presentendo, come altri grandi del Novecento, la crisi di civiltà che stiamo attraversando, diceva pressapoco: Abbiamo sempre pensato che il compito fosse di costruire il mondo futuro, ma forse siamo in un’epoca dove il compito è quello di evitare che il mondo presente si dissolva.

Il caso di Giancarlo Ricci, psicoterapeuta e psicoanalista, vittima dei furori astratti di censori implacabili, rappresenta l’espressione volgare di uno scontro che attraversa in profondità la nostra società e la nostra cultura: quello tra chi non accetta che ogni cosa che la scienza permette di fare (maternità surrogata, utero in affitto, ecc.) debba essere fatta, e chi invece accoglie i traguardi della tecnica in funzione della soddisfazione soggettiva dei desideri, con la pretesa che questa divenga un diritto riconosciuto”.

Evidentemente – e concludo – condivido pienamente quanto riportato nel commento di Pietro Ortelli. A mia volta non posso che biasimare questi pseudo intellettuali, questi pseudo psicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti che si ergono a censori e a moralizzatori che, in quanto tali, si arrogano il diritto di affermare spudoratamente eresie scellerate e al contempo si permettono di attaccare e denigrare tutti coloro che non si mettono in fila col capo chino, tutti coloro che osano affermare il loro disaccordo davanti a tanta stupidità, barbarie e dabbenaggine.

Dr. med. Orlando Del Don, medico psichiatra, psicoterapeuta e psicoanalista 

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Orlando Del Don

Medico, Psicoanalista, Politico

Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.

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