Le asfittiche dinamiche di un Esecutivo cantonale “fragile”
LE DINAMICHE DI “GRUPPO” E LE DIFESE DI UN ESECUTIVO CANTONALE “FRAGILE”, questo è quanto pubblicato oggi dal sottoscritto con un post su Facebook a commento della notizia che annunciava la prossima pubblicazione di un libro di Sergio Morisoli.
“Morisoli interroga, il Governo insabbia” – Ticinonews
È in stampa un libro contenente tutti gli atti parlamentari del deputato di Area Liberale. TICINONEWS.CH|DI TIMEDIA
Ecco, di seguito, quanto ho riportato nel mio post.
Interessante e utile strumento per capire come NON funziona il nostro attuale Consiglio di Stato. Peraltro si potrebbe aggiungere che Morisoli non è solo in questo limbo in cui il nostro Esecutivo lo vorrebbe lasciare; a fargli compagnia anche altri politici della destra ticinese … e fra questi anche il sottoscritto!
Bisogna precisare che, oltre a non rispondere e insabbiare, il Consiglio di Stato utilizza altri stratagemmi per non dar seguito agli Atti parlamentari. Vi è per esempio il fingere di non aver capito, o dare risposte che sono in realtà delle NON-risposte, oppure ancora quello di rispondere solo in parte e omettendo naturalmente tutto quanto “dispiace” all’Esecutivo … e ancora quello di ammettere che vi sono sicuramente cose che non vanno bene ma che ci si “starebbe” attivando per ovviare alle lacune in essere, oppure quello di proditoriamente negare quanto il deputato ha ben messo in luce ributtandogli una marea di informazioni del tutto ininfluenti e non pertinenti all’Atto parlamentare in se, o – ancora – con modalità antidemocratiche e illiberali attraverso le quali insidiosamente gettare ombre e dubbi sulla buona fede dell’Atto parlamentare stesso. Meccanismi quest’ultimi che sono per conosciuti in ambito psicodinamico e che – semplificando – possiamo riassumere dicendo che rientrano in meccanismi di “difesa” psicologici (ma da che cosa, verrebbe da dire?) quali la negazione, la proiezione, la scissione, ecc.
Sarebbe molto utile a questo punto scrivere qualcosa al proposito …. ne varrebbe veramente la pena. Ma non per ragioni “di bottega”, no, non per queste ragioni, ma per una questione di ben maggiore portata e che attiene al fatto che solo attraverso la conoscenza e il controllo di questi meccanismi potremmo sperare in un miglior funzionamento della macchina dello Stato, una più valida e efficace Azione di Governo, nonché in una virtuosa e democratica collaborazione e sinergia fra Esecutivo e Legislativo.
Resta il fatto – e con questo concludo – che anche altri Gran Consiglieri ticinesi, io compreso, si ritrovano perfettamente in questo stato di cose, in questa impasse, di cui ora bisogna finalmente uscire per dare una nuova speranza a questo nostro amato e sfortunato Cantone.
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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