Le passioni umane ci sono state sottratte, appartengono oramai sempre meno agli esseri umani.
Nell’epoca della società dello spettacolo noi tutti siamo sempre più ridotti a menti che attendono di essere riempite, emozioni che aspettano di essere manipolate dai media.
Il nostro ossessivo bisogno di intrattenimento ha finito per svilire le nostre capacità e competenze affettive, portandoci così a non prestare più la dovuta attenzione persino nelle scelte del nostro amore e delle nostre passioni.
E non può essere diversamente, purtroppo, in un’epoca sospesa fra esaurimento e pienezza, fra input troppo banali da elaborare e input troppo intensi da sopportare!
Aveva ragione il grande Musatti a metterci in guardia … “A teatro a teatro” … lo spettacolo non può rinunciare a noi come pseudo protagonisti di un patetico teatrino di marionette! Superficiale, colorato, rumoroso, ipnotico, pacificante.
E poi … e dopo? Quando ci risveglieremo … Ma ci risveglieremo un giorno?

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