Il pensiero dello psichiatra Meluzzi e il dramma di Adeline
Oggi i media hanno dato notizia del dramma di Adeline, uccisa da uno psicopatico,
Il dolore e lo sconforto sono immensi e il mio pensiero va anzitutto ai famigliari di questa giovane mamma e socioterapeuta, Adeline, barbaramente uccisa.
In questo contesto triste e drammatico ecco che si inserisce il pensiero del collega italiano Dr. Alessandro Meluzzi che, nel corso di una intervista su Ticinonline, si lancia senza paracadute in voli pindarici con tanto di giudizi e sentenze senza appello intorno alla qualità della psichiatria svizzera. A suo insindacabile giudizio “in ritardo di 50 anni non avendo questa un’offerta differenziata sul territorio, cosi come una cultura della prevenzione moderna e essendo altresì noi svizzerotti impreparati alle novità psichiatriche nonché chiaramente incapaci di valutare i pericoli e le insidie dei casi psichiatrici a noi sottoposti!”
Vi risparmio il resto dell’intervista alla quale vi rimando qualora foste interessati al Meluzzi-pensiero.
Sono esterrefatto davanti a tanta sicumera e prosopopea! Ma come si permette Meluzzi di mettersi in cattedra e calare lezioni a destra e a manca? Crede questi forse che la psichiatria si presti a queste forme di svilimento e appiattimento? Crede quest’ultimo di essere il depositario per eccellenza del sapere psichiatrico o, piuttosto, del sapere tout court?
Sono inoltre rimasto basito anche dal livello da osteria delle sue considerazioni sulla nostra psichiatria: di una rozzezza e di un piattume che ben raramente mi è capitato dover leggere o ascoltare!
Non solo! Anche quando l’intervistatore ha cercato di metterlo in guardia rispetto alle enormità delle sciocchezze che stava elencando seraficamente (persino l’intervistatore se n’è accorto e si è sentito in imbarazzo!) egli ha continuato imperterrito il suo patetico siparietto!
E pensare che la psichiatria è tutt’altra cosa da quella che incarna e inscena Alessandro Meluzzi.
E pensare che quando pochi giorni orsono vi fu il barbaro omicidio della psichiatra italiana per mano di un suo paziente, nessuno – in Svizzera e in Ticino – si è permesso di muovere critiche al sistema psichiatrico della Penisola!
E pensare che l’elenco dei problemi posti dalla psichiatria italiana che tutti i giorni finiscono sulle pagine dei giornali dovrebbero muoverlo a un po’ più di cautela nell’esprimere giudizi su realtà diverse da quella italiana!
E pensare che esistono tante trasmissioni salottiere che se lo sono conteso, Meluzzi, in passato … e che avrebbero potuto continuare a invitarlo in queste forme di “intrattenimento” …
E pensare che il giornalista di Ticinonline avrebbe potuto e, magari, dovuto optare per qualche altro psichiatra – magari svizzero e/o ben cognito della realtà psichiatrica e sociale del nostro Paese – prima di optare per questo patetico e poco dignitoso teatrino dove a farsi del male, oltre a Meluzzi (ma questi,forse, ci ha fatto il callo), vi è la psichatria, il rigore professionale in senso lato, la dignità delle persone coinvolte in questa tragica vicenda, il giornalismo e magari anche molti, moltissimi professionisti bravi, impegnati, responsabili e capaci che non meritano certo il ghigno e lo scherno di un qualsiasi Meluzzi … sul viale del tramonto!
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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