Il consiglio di stato perde il pelo ma non il vizio
Ancora una volta devo stigmatizzare il Consiglio di Stato della Repubblica e Cantone Ticino per le modalità con le quale NON tiene in considerazione il lavoro dei parlamentari eletti dal popolo e che hanno pari dignità dell’Esecutivo.
Due i punti critici:
1. Da una parte le esternazioni riportate dalla stampa quotidiana da parte del CdS sull’attività commissionale (in particolare la Commissione speciale sanitaria). Esternazioni infondate, ingiustificate, gratuite e offensive!
2. Dall’altra le risposte che il sottoscritto ha ricevuto dal CdS a una sua mozione parlamentare. Questo – ed è la seconda volta che accade! – si permette infatti di divulgare la sua risposta prima ancora di segnalarla al mozionante, e cioè il sottoscritto; il quale lo viene a sapere dai media! Un bell’esempio anche questo di prosopopea e di superficialità nonché mancanza di rispetto per il lavoro dei Gran Consiglieri!
3. A questi due punti critici ne ricorderei un terzo (ma non voglio insistere troppo su questo punto indugiando troppo con il mio dito nella piaga) e cioè il fatto che il CdS aveva dato una risposta “inveritiera” (per usare un eufemismo) a una mia interrogazione parlamentare che faceva riferimento al conflitto di interesse di un membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale!
Se queste sono le premesse per avviare riforme, rigore, contenimento del debito, rilancio dell’economia e la necessaria trasparenza fra cittadino e politici (esecutivo), beh, allora proprio non ci siamo! Il biasimo è totale.
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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