Della parola vuota
Triste scenario il palcoscenico odierno della cosiddetta società della (s)comunicazione. Oggi, parafrasando J. Renard, non si sa più parlare perché non si sa più ascoltare. Parlare bene e’ diventato inutile, e’ il meno. L’essenzale e’ parlare in fretta, per fare in tempo prima che giunga la risposta, la replica, prima che l’altro ci parli addosso, ci liquidi e ci squalifichi. Ma non ci si riesce mai. Non importa di che cosa si parli, ne’ come si parli: si verrà comunque interrotti, disattesi, soverchiati.
E si fallira’ inesorabilmente, si perderà … entrambi o, meglio, tutti! La parola vuota avendo allora il sopravvento sulla parola piena (di significato, di senso)!
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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