Come educare i figli? Lo decide il giudice!
Interessante le tesi contrapposte apparse oggi (18 ottobre 2013) sulla stampa quotidiana a margine di una sentenza di assoluzione nei confronti di una madre che aveva dato uno scapaccione al figlio.
Da una parte la tesi che metteva giustamente in rilievo come a certe condizioni date ciò si possa tollerare se finalizzato all’educazione, mentre dall’altra ci sosteneva la tesi che questa è solo la legge del più forte e come tale vada condannata, mettendo il tutto in mano alla giustizia.
Interessanti entrambe, non voglio qui entrare nei particolari di ognuna delle due posizioni.
Ma, riflettevo tra me e me … il fatto che il genitore e il figlio debbano subire la violenza della “giustizia” e – quindi – del più forte in assoluto, ebbene, non è che ancora una volta facciamo un atto di forza arbitrario che squalifica la tesi che vorrebbe di fatto mettere fuori gioco la cosiddetta legge del più forte?
Domanda retorica, avrete capito, perché a questo quesito si risponde solo o con il buon senso o con un atto di … “fede”: in un giudice superiore buono e giusto o in giudice umano (troppo umano) fallibilissimo, parziale, arbitrario per eccellenza quando si tratta di emettere giudizi su questioni tanto delicate e complesse.
Ma – e concludo – dove è andato a finire il BUON SENSO?
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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