I servizi sociali di Bellinzona scoordinati?
Ha suscitato sconcerto il caso dell’anziano alcoolista ed emarginato deceduto a Bellinzona nel suo cubicolo sommerso dall’immondizia.
Tutti i professionisti del settore sanno che è molto difficile la gestione di queste situazioni esistenziali. Infatti chi vuole aiutare queste persone deve prepararsi ad un’estenuante partita a scarica-barile fra medici, operatori assistenziali, parenti-famigliari e servizi sociali nonché altri soggetti facenti parte della rete di assistenza e cura. Ma cionondimeno come giustificare questi esiti? Queste modalità di deresponsabilizzazione che sono indecenti e avvilenti per una società civile? La società e i servizi sociali del Comune non possono trincerarsi dietro le formalità e le difficoltà apparenti che – sempre – emergono in casi simili! I Servizi sociali del Comune devono essere in prima fila in questo lavoro! In prima fila. E se da questa esperienza non facciamo tesoro, ben, allora la condanna nei confronti del Comune non può più essere procrastinata. Avrei gradito molto che, da parte dei servizi sociali comunali, vi fosse stata perlomeno una parziale ammissione delle loro difficoltà. Magari da questo primo passo si sarebbe potuto incominciare a rivedere le modalità di operare e magari – perché no? – procedere ad una formazione specialistica per coloro che sono chiamati ad intervenire in questi frangenti: in primis i Servizi comunali!
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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