Promuovere le regioni periferiche, rurali e montane del Ticino

A proposito delle misure attive da mettere in atto per favorire, sostenere e promuovere – in questo periodo critico – le regioni meno favorite del nostro Paese, non mi sembra che dai nostri politici siano stati fatti grandi sforzi e/o proposte di rilievo. Ad onor del vero questo non mi sorprende, tenuto conto che gli interessi ed i grandi numeri sono concentrati nei maggiori agglomerati urbani. Ma, detto ciò, e tornando al problema, due sono i progetti che si potrebbero e si possono realizzare in tempi brevi per finalmente dare anche a queste regioni un’occasione per uscire dall’isolamento ed il posto che spetta loro di diritto in questo Paese. La prima è quella di creare un liceo per gli studenti dell’Alto Ticino che raccolga e favorisca i giovani volonterosi delle nostre valli superiori e che dia loro nuove occasioni di riscatto e incentivi allo studio nel discorso formativo post-obbligatorio. In tal modo spostando anche risorse, occasioni e visibilità dai centri urbani alla periferia. La seconda è invece quella di dare visibilità, credibilità e spazio alla nostra cultura alpina e montana con la creazione di un Centro Studi Alto Ticino che raccolga, promuova, animi e valorizzi la storia, la cultura, il pensiero e le tradizioni di queste regioni che tanto hanno dato alla nostra terra. Una Centro Studi di livello sovraregionale ed internazionale che sappia valorizzare – attraverso indiscusse competenze per l’antropologia alpina e rurale – questa grande ricchezza immateriale fino a poco tempo fa ancora poco conosciuta. Questo progetto di Centro Studi Alto Ticino avendo evidentemente, come aree di studio, anche tutte le altre regioni rurali sopra e sottocenerine del Cantone, contribuendo in tal modo anche alla loro messa in valore e promozione. Due proposte, queste, di grande impatto e portata per la nostra gente, la socialità, la visibilità, l’occupazione e l’economia di queste regioni e con importanti ritorni e ricadute per il Cantone stesso. Le risorse, le idee, la volontà, le persone, il consenso, i mezzi ci sono tutti. Passiamo ora quindi ai fatti e, quindi, alla politica del fare e dell’impegno.

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Orlando Del Don

Orlando Del Don

Medico, Psicoanalista, Politico

Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.

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