Programmi politici e inverecondi personalismi

Prepariamoci a vederne delle belle in questo anno pre elettorale. Già abbiamo avuto qualche assaggio in queste ultime settimane. Ma quel che ci aspetta nei prossimi mesi credo supererà ogni immaginazione fantapolitica.
A questo proposito, nel corso di alcune mie amene letture “preparatorie” in tal senso mi sono imbattuto in alcuni spunti interessanti che vorrei qui di seguito condensare per i miei soliti tre affezionati lettori che perseverano nel seguire i miei errabondi percorsi personali e intellettuali.
E a questo proposito mi sembra di ricordare che, in tempi non remotissimi, un sogno della Sinistra fosse stato quello di liberare gli uomini dal loro stato di minorità e sudditanza.
E fin qui tutto bene.
Ciò che però non ho proprio mai capito è il motivo per cui in molti paesi l’adorazione dello Stato sia diventata il credo delle Sinistre … Mentre la propensione all’autodecisione, invece, sia diventato sinonimo di caparbietà borghese.
Ma non è tutto.
Il mistero della politica si infittisce e cresce di complessità da un certo momento in poi dal momento in cui alcuni soggetti hanno creduto di aver scoperto nuove forme di attivismo politico “à la carte”, e si sono ingegnati per farne un “potente” strumento politico! E allora ecco proliferare i cosiddetti “individualisti” che si inventano sigle, partitini, partitucoli, liste civiche, movimenti, partiti “al portatore”, partiti fatti in casa, partiti su misura, partiti usa e getta, partiti monouso, partiti fai-da-te, partiti double-face e/o partiti vari di piccolo cabotaggio … come se tutto ciò fosse innovativo, rivoluzionario, diverso, “contro il sistema”, anti partitocratico, frutto di pensate geniali di ispirazione divina! Per poi rendersi conto tutti, leader in primis, che questi cosiddetti “individualisti” non erano e non sono altro che uomini di partito che però vorrebbero essere “capi partito” per grazia di Dio … e della dabbenaggine di chi li segue.
E lascio perdere – per il momento – di affrontare la questione irrisolta delle feroci divisioni interne e dei personalismi esasperati che ammorbano i grandi partiti storici borghesi di centro e che sono per loro stessa natura un fenomeno psico-antropologico d’eccezione se non un vero e proprio caravanserraglio delle “meraviglie” e meriterebbe una trattazione a parte.
Che dire allora, in conclusione?
Forse … che la politica è una cosa seria … e che non si lascia certo piegare e ingannare da ideologie, individualismi e personalismi di sorta, laddove il narcisismo ombelicocentrico vorrebbe farla da padrone, ancora e sempre!

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Orlando Del Don

Orlando Del Don

Medico, Psicoanalista, Politico

Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.

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