La politica? Serva della burocrazia, della statistica e degli algoritmi. Una strada sbagliata, illusoria e senza uscita!
“Sapevo che la scienza politica aveva imboccato un sentiero che io non avrei mai potuto né voluto accettare, e cioè un’eccessiva specializzazione (e quindi ristrettezza) e un’eccessiva quantificazione, due sviluppi che avrebbero portato all’irrilevanza e alla sterilità”.
Sono, queste, le illuminanti parole di un grande studioso e intellettuale, morto un anno orsono, Giovanni Sartori.
Difficile dire più chiaramente di così dove la scienza politica si stava arenando, e come di fatto sta miseramente arenandosi anche alle nostre modeste latitudini. Ma, detto ciò, cosa possiamo trarre da questo suo insegnamento? Come ci ricorda anche Sebastiano Maffettone, dobbiamo fare nostro un dato oramai incontrovertibile, e cioè che la teoria politica e l’evidenza empirica non sono separabili e che il pensiero astratto e la riflessione culturale sul metodo giovano quanto – e se non più – dei dati e delle statistiche alla comprensione dei fatti concreti che ci interessano tutti come esseri umani e cittadini.
Pertanto mettiamo fine – sarebbe finalmente ora – a questa vergognosa farsa che è l’attuale proposta politica che ci dobbiamo sorbire giorno dopo giorno (e in cui nessun crede) lasciando andare in rovina la società, le istituzioni, i valori, il nostro benessere, il nostro futuro, le nostre speranze, la nostra libertà! Questo modo di fare politica (o, meglio, Impolitica) serva di due (o anche tre) padroni come la burocrazia, la statistica e ciò che sempre più ora la esalta e cioè la sua espressione attraverso uno o più algoritmi, questo modo di far politica non ha più futuro, è oramai un cadavere.
Questa infatti, ribadisco con forza, non è più politica, e deve essere chiamata con il suo vero nome: questa è schiavitù, rinuncia, passività, il venir meno di ogni libertà, di ogni speranza e di ogni futuro. Questa è una strada che non porta da nessuna parte, illusoria, sbagliata, disperata e degenerata.
Dr. med. Orlando Del Don, medico, psicoanalista, politico per passione
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Orlando Del Don
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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