Una nuova struttura d’accoglienza cantonale per giovani problematici ad Arbedo? Bene … ma queste informazioni dobbiamo apprenderle a mezzo stampa?
È di questi giorni una notizia apparsa sui media cantonali che – in quanto parlamentare e membro della commissione sanitaria del GC – mi lascia perlomeno perplesso, se non addirittura irritato e contrariato. Soprattutto per la modalità della NON-comunicazione del DSS (del DECS e del DI) nei suoi rapporti con il legislativo e con la commissione sanitaria del Gran Consiglio che, come molti sanno, si sta dando molto da fare per strutturare una pianificazione cantonale efficace, efficiente e sopportabile (per le casse del Cantone).
Purtroppo queste informazioni vengono prima date ai media e, pertanto, questa sta diventando la modalità di NON-comunicazione sempre più praticata dal nostro Esecutivo cantonale.
La notizia. Sembra infatti che il Cantone abbia individuato ad Arbedo-Castione l’ubicazione della nuova struttura di accoglienza per giovani problematici! Sembra infatti che dopo gli studi di fattibilità, i rapporti e i gruppi di lavoro che hanno operato intorno al progetto … ora vi sia questa convergenza e proposta. Questa struttura cantonale di accoglienza – secondo questa fonte di informazione giornalistica – dovrebbe infatti diventare realtà nel corso dei prossimi due anni.
Infatti, ancora, il tanto atteso messaggio governativo che prevede la sua realizzazione, e vedrebbe coinvolti tre dipartimenti (Sanità e socialità, Istituzioni, Educazione e sport) sembrerebbe ora … quasi pronto … e sembrerebbe verrà svelato entro il prossimo anno.
Nel concreto, ad Arbedo-Castione, su un terreno di proprietà del Cantoea, dovrebbe (così pare!) venire realizzata – entro due anni – una struttura per adolescenti problematici, sulla falsa riga del Centro Time-Out di Friborgo. Uno spazio semi chiuso, protetto, che riduce le interazioni con l’esterno, per permettere agli ospiti, che avranno un’età compresa fra i 12 e i 18 anni, di concentrarsi sulla propria situazione e sul proprio futuro con l’aiuto di équipe specializzate.
Ora, tutto ciò è bene, bello e anche buono … nelle intenzioni. Ma a parte questo non si sa nulla dei costi, per esempio, dei reali bisogni in Ticino di una tale struttura, dei numeri legati ai casi necessitanti interventi di questo tipo sul nostro territorio, del tipo di interventi previsti, di chi si occuperà di questi ragazzi, delle collaborazioni previste con altre istituzioni e/o figure professionali, di chi avrà la responsabilità di questo Centro e di come si prevede di intervenire sul lungo periodo in caso di insuccesso e/o di situazioni di stallo, ecc.
Fra l’atro, faccio osservare, dal comunicato diffuso agli organi di stampa si apprende che la nuova struttura si ispirerà al Centro friburghese Time-Out. Faccio notare che questo Centro è di fatto un’ Associazione che si occupa di giovani con difficoltà sociali e comportamentali. Associazione questa che beneficia del riconoscimento ai sensi della legge del 5.10.1984 sulle prestazioni della Confederazione nel campo dell’esecuzione delle pene e delle misure, dell’Ordinanza del 21.11.2007, così come delle Direttive sulla sovvenzione dell’Ufficio federale della Giustizia.
In conclusione. Non per essere inutilmente polemico ma, solo da queste poche righe il lettore accordo si sarà reso conto di come l’Esecutivo cantonale sia stato perlomeno incauto e poco rispettoso nei confronti del Legislativo cantonale e dei membri della Commissione considerati alla stregua di “belle statuine”. Belle statuine che al momento della presentazione del relativo messaggio governativo dovranno forse solo dire SI e prendere atto della fuga in avanti del Consiglio di Stato? Proprio un bell’esempio di democrazia parlamentare non c’è che dire.
Qui urge un’interrogazione parlamentare!
Dr. med. Orlando Del Don, Gran Consigliere, Membro della Commissione sanitaria del GC e della Sottocommissione per la Pianificazione Sociopsichiatrica del Gran Consiglio.
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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