Lo squallido e inquietante Truman Show della politica
Dopo aver preso atto di cosa è diventato il patetico e incredibile palcoscenico politico – non solo quello di casa nostra – una riflessione sul senso del suo essere e senso ritengo sia non solo necessaria ma oramai urgente. E non mi riferisco qui alle elezioni politiche USA in corso (con il vergognoso, infimo e imbarazzante confronto fra Clinton e Trump) di cui tutti si arrogano il diritto di riempirsi la bocca ritenendosi superiori e autorizzati ad esprimere giudizi e pareri. No, mi riferisco alla politica a noi più vicina.
Che ne è stato del governo dei meritevoli, dei cosiddetti Onorevoli … che ora non lo sono più sia nella forma che nella sostanza? Che ne è stato di quei cittadini e politici moralmente e intellettualmente con una marcia in più, e in un certo senso … migliori?
Il degrado della politica attuale sembra infatti aver perso, senza troppi ripensamenti, la strada del merito, del valore, della conoscenza, della consapevolezza, dell’impegno e del senso di responsabilità! Purtroppo è così, e non sto certo forzando la mando in questa mia lettura del fenomeno!
Con l’avvento della spettacolarizzazione, del predominio dei media, del narcisismo ad oltranza, della supponenza e dell’illusione di essere sempre al centro del mondo e degli occhi dei cittadini, beh, con tutto ciò si è perso l’essenziale della politica che si è ridotta alla parodia di se stessa. Banalizzano in tal modo oltre che la sua forma anche il suo contenuto, la sua natura. Forse non tutti se ne sono accorti ma lo scenario del confronto politico e della politica tout court è cambiato in modo tanto inesorabile quanto radicale!
Ciò ha portato a premiare (salvo debite e lodevoli eccezioni) i buoni attori o commedianti della politica, così come molti opportunisti, non pochi provocatori e buffoni, nonché diversi amministratori e funzionari della politica che – pur riconoscendo in molti casi la loro capacità e integrità morale – non sono dei politici in senso stretto ma, appunto, degli amministratori e dei funzionari della cosa pubblica. Il tutto – questo polpettone indigesto – condito con moltissimo narcisismo e abbondanti dosi di egocentrismo nonché cucchiaiate di nevrosi da presenzialismo e generose manciate di opportunismo ed improvvisazione.
In tutto ciò i veri politici di razza sembrano allora essere spariti, scoraggiati come possono comprensibilmente esserlo davanti a questo stato di cose.
E non parliamo poi dei partiti stessi diventati involucri vuoti, in cerca di un’identità sempre più anemica e sfuggente, che arrancano a fatica in uno stato di debito cronico di ossigeno.
Se poi aggiungiamo a tutto ciò il fatto che la la politica e la società stessa sono ostaggio – e come ipnotizzati – dai pifferai magici dell’economia e della finanza … beh, il quadro oltre ad essere completo appare a dir poco inquietante.
Ma, attenzione, in questo patetico ed inquietante Truman Show della politica non manca il regista o, meglio, la regia … che i più perspicaci e accorti avranno forse già intuito e identificato.
Affaire à suivre. Avremo modo di riprendere il discorso che, naturalmente, non può e non deve finire qui.
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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