Le officine FFS di Bellinzona. Nessun progettualità seria all’orizzonte

Recentemente vi è stato qualche piccolo risveglio con la presentazione di un progetto che aveva tutta l’aria di essere una camomilla o una pillolina per far inghiottire alla popolazione il boccone indigesto. A questo punto la questione si fa seria e, dobbiamo denunciarlo chiaramente, le officine di Bellinzona sono ora parcheggiate su un binario morto!

Il direttore delle stesse non ha voce in capitolo, così come la responsabile del personale. Il direttore precedentemente in carica, un ticinese, è stato rimosso, così come il responsabile del personale che lo affiancava.

Attualmente vige il primato del lavoro interinale con salari livellati verso il basso, indecenti per il personale indigeno o domiciliato. Solo i frontalieri e gli interinali che abitano in Italia possono permettersi di accettare condizioni simili.

L’impressione è che si stia sostituendo in modo strisciante e subdolo il personale locale e i docimiliati.

Qualè la politica e la strategia che sta a monte di tutto ciò, cosa sta a monte di questa scelta di lasciar morire le officine di Bellinzona, di questa loro lenta agonia?

E Bellinzona cosa fa? Sta a guardare senza muovere un dito? Non sarebbe ora il caso di cominciare a pensare seriamente al futuro delle Officine di Bellinzona e delle centinaia di famiglie che in questi anni hanno creduto e hanno lottato per dare un futuro a loro e ai loro figli, ma anche a Bellinzona e al bellinzonese? Scandaloso il fatto che i nuovi municipali, soprattutto quelli che sbandierano la loro sensibilità sociale (soprattutto in prossimità degli appuntamenti elettorali) siano così sinistramente latitanti.

E il Cantone pure. Fino ad ora ha prodotto solo carta, senza riuscire a formulare e a esprimere una sola idea che possa dirsi tale e che sappia reggersi da sola, che coaguli in se la volontà fattiva di tutti e che sia il grimaldello per riuscire finalmente a portare a casa il progetto da tutti ventilato e, a parole, voluto, ma purtroppo solo come idea di principio e senza una vera volontà politica condivisa e partecipata.

Un’atto parlamentare verrà elaborato nei prossimi giorni.

1 commento

  1. Enrico Pizzetti

    La penso alla stessa maniera.

    Rispondi

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Orlando Del Don

Orlando Del Don

Medico, Psicoanalista, Politico

Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.

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