Interessantissima intervista sul La Regione di oggi, sabato 16 gennaio, al presidente cantonale UDC Gabriele Pinoja ad una settimana dal congresso che eleggerà il suo successore … e i due vicepresidenti del partito.
Consiglio a tutti di leggere le lucide e sobrie argomentazioni di Pinoja che bene illustra le sfide che attenderanno il nuovo presidente e i suoi più stretti collaboratori.
Io qui voglio però riportare integralmente solo la parte conclusiva dell’intervista e, nello specifico, quella che fa riferimento alle recenti “tensioni” emerse nel Distretto di Bellinzona e Valli e il dissidio fra il presidente Athos Ambrosini e il sottoscritto.
Alla domanda del giornalista Aldo Bertagni (“C’è del malumore nel Bellinzonese dove Ambrosini è appunto presidente distrettuale. Pensiamo alle polemiche con Orlando Del Don”) Pinoja così risponde: “È una questione di leadership. Il presidente distrettuale ha qualche difficoltà. A me è capitato più volte di ricordare che se vogliamo crescere non possiamo pretendere che tutti la pensino esattamente allo stesso modo. È impossibile. In questi quattro anni siamo stati avvicinati da tanti cittadini, anche a Bellinzona. Ambrosini, ad esempio, non ha gradito la presenza di alcuni. Come si fa a dire no ad una persona che vuole aderire al nostro partito, se non ha pendenze penali ed è in grado di discernere?“.
Una risposta diplomatica, cortese, elegante e chiara, quella di Pinoja, alla quale – per chi non avesse seguito attentamente le vicissitudini del partito o fosse stato disattento – vale la pena aggiungere un breve commento a complemento. E cioè che Ambrosini invece di guardare solo il suo ombelico e dissipare tempo ed energie in sterili e avvilenti polemiche con i membri del Distretto a lui “sgraditi” dovrebbe finalmente occuparsi ora di far crescere il Distretto, visto il disastroso risultato delle ultime elezioni cantonali e l’inconsistente attività e presenza sul territorio del distretto che lui dirige nel dibattito politico e sociale di Bellinzona e Valli. Senza scordare che mancano pochi giorni alla consegna delle liste per le elezioni comunali e che Ambrosini sembra aver accantonato/dimenticato. Detto ciò va ancora precisato – a scanso di equivoci – che la recente richiesta di espulsione dal partito di Orlando Del Don, voluta da Ambrosini, è stata bocciata dalla Direttiva cantonale (perché non giustificata e puramente strumentale). D’altro canto, invece, la mia richiesta di espulsione dal partito di Ambrosini è stata accolta all’unanimità (!) dalla Direttiva Cantonale e pertanto a giorni verrà costituita una Commissione disciplinare che si occuperà della questione. Nello specifico – e in estrema sintesi – di valutare la sua “leadership” e la capacità di coordinare democraticamente e in modo minimamente utile l’attività del distretto. Distretto che da due anni è in stato di “ibernazione” a causa della volontà dichiarata di Ambrosini di voler osteggiare e boicottare per ripicca tutte le iniziative politiche e partitiche dello stesso essendo egli in contrasto con i vertiti al completo dell’UDC cantonale (rei di non aver seguito le sue idee e le sue scelte politiche) … Orlando Del Don compreso, essendo io a mia volta ritenuto “colpevole” di attivismo indesiderato per aver fatto il possibile e l’impossibile alfine di salvare il salvabile e sbloccare l’impasse in cui il distretto si trova da oramai troppo tempo! Una situazione estremamente imbarazzante e che in tutti i modi io e i vertici del partito abbiamo cercato di risolvere e mediare in modo pacato e possibilista senza però mai avanzare di un millimetro nella guerra ad oltranza di Ambrosini contro tutti e contro tutto!
Ora il Congresso del 24 gennaio dovrà rinnovare i vertici del partito a livello cantonale, con il nuovo presidente e i suoi due stretti collaboratori nel ruolo di vicepresidenti del Sopra e del Sottoceneri. La partita è pertanto delle più importanti per cominciare finalmente a sbloccare l’UDC ticinese da queste estenuanti e sterili lotte incentrate su personalismi e ormbelicocentrismi che più avvilenti e insensate non potrebbero essere!
Dr. med. Orlando Del Don, membro della Direttiva cantonale e presidente della Sezione bellinzonese UDC
Scusa non ho capito cosa sia il piÃ1 e il piÃ2 cosa significa? Per il resto sono pienamente d’accordo, ora mai vedremo la commissione cosa deciderà