Il nuovo ospedale cantonale … ancora e sempre itinerante e ballerino?
Qualche riflessione in merito al tanto discusso e ancora fantasmatico e ballerino ospedale cantonale che dovrebbe sorgere, a quanto pare (le opzioni dovrebbero essere tutt’ora aperte) a Lugano o a Bellinzona.
Lasciamo infatti perdere tutte le altre fantasiose ipotesi (compresa quella “Monte Ceneri” e quell’altra ancor più temeraria che potremmo chiamare “Diffusa sul territorio o Sine Materia”) e concentriamoci su queste due possibili sedi.
Nessun lo dice apertamente ma appare chiaro che il CdS ha già optato per Lugano!
A questo punto sorgono però alcuni interrogativi non proprio peregrini.
Il primo è che – al punto in cui siamo – il CdS dovrebbe ora essere responsabile dei suoi pensieri e delle sue intenzioni e, quindi, segnalare apertamente i suoi progetti ai politici e alla popolazione. Il fatto che continui a lasciare aperte fantomatiche quanto risibili opzioni (e anche il contrario di queste) non induce a ben sperare, purtroppo!
Il secondo interrogativo riguarda invece le sedi che, in sostanza, si riducono a Sottoceneri (Lugano e, quindi, Ospedale Civico) e Sopraceneri (Bellinzona e, quindi, Osp. San Giovanni).
Nel primo caso – quello apparentemente scelto dal DSS – abbiamo però, e non è cosa da poco, tutta una serie di gravi difficoltà da risolvere (ma non tutte risolvibili, neanche con i soldoni che non ci sono, purtroppo!) e cioè primariamente il fatto che la struttura così come si presenta ora non è trasformabile/modulabile ma, pure, che i costi per un suo adattamento alla nuova funzione sarebbero proibitivi senza peraltro essere né risolutivi e nemmeno accettabili! L’altro aspetto importante è che questa sede non è vicina alla stazione FFS, importante elemento per quanto riguarda l’accessibilità e la fluidità legata al traffico veicolare. E senza dimenticare poi che Lugano, in questi ultimi anni – e non solo – ha sempre fatto la voce grossa e si è aggiudicata praticamente tutto, lasciando il Sopraceneri a bocca asciutta. Senza contare poi che questo tema legato all’ospedale cantonale riguarda poi anche da vicino il previsto Master di medicina che verrebbe di fatto sottratto esso pure a Bellinzona.
Evidentemente la soluzione Bellinzona (che farebbe da riferimento, in quanto sede, a tutte le giuste rivendicazioni del Sopraceneri) non presenta tutte queste incognite e difficoltà sul piano dei costi, dell’ubicazione e del possibile quanto prevedibile ulteriore sviluppo.
Sarebbe pertanto ora e tempo che tutto il Sopraceneri si desse una mossa per chiedere e rivendicare a gran voce Bellinzona come sede del futuro ospedale cantonale e del relativo Master di medicina. E non fare come fatto recentemente il municipio di Bellinzona che ha chiesto in sordina un incontro con i vertici del DSS senza coinvolgere i partner sopracenerini e i loro rappresentanti in Gran Consiglio che avrebbero potuto perorare la giusta causa in modo fermo e coordinato, senza lasciarsi incantare e raggirare dalle parole e dalle promesse vuote dei rappresentanti del Dipartimento che così facendo hanno ben “incravattato” i prodi ed ingenui rappresentanti dell’esecutivo cittadino.
Sarebbe ora finalmente di cominciare a guardarsi in faccia e a muoversi in modo coordinato e deciso verso una meta comune che a questo punto non può più essere ipocritamente itinerante, ballerina e/o “SINE MATERIA”.
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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