I costi dei nostri municipali a Bellinzona. Una discussione doverosa

Gli Onorari dei Municipali bellinzonesi hanno suscitato curiosità e interesse, unitamente a qualche polemica. La discussione interna ai partiti non ha potuto essere elusa … evidentemente. Ed è bene che sia così. Anche internamente al  nostro raggruppamento politico (Lega-UDC-Noce-Indip.) vi sono stati  confronti e distinguo che, negli ultimi tempi sono stati riportati anche dai media.

Il 29 maggio sono stato contattato dalla RSI per un’intervista nella mia veste di presidente sezionale UDC nonché consigliere comunale e vice-capogruppo Lega-UDC. L’intervista è poi stata  trasmessa dalla RSI (IL QUOTIDIANO) del 29.05.2017 (27’e 21”).

Di seguito riporto alcune precisazioni a complemento dell’intervista stessa. Precisazioni necessarie poiché la mia intervista in oggetto non è stata riportata nella sua integrità come invece mi sarebbe piaciuto poter confermare.

In sintesi:

Premesso che il nostro gruppo Lega-UDC non ha ancora preso una decisione formale ma che le indiscrezioni riguardo il dibattito interno al nostro gruppo in Consiglio comunale hanno poi attirato l’attenzione dei media e della RSI in particolare, premesso ciò – dicevo – io sono stato interpellato alfine di commentare appunto quanto emerso e riportato dai media negli scorsi giorni.

Ho pertanto confermato il tutto e, in particolare, il fatto che ci siamo preoccupati di capire le motivazioni che hanno portato i nostri municipali a fare le scelte che conosciamo in relazione ai loro onorari. Confermato anche che le diverse sensibilità e posizioni al nostro interno necessitano un ulteriore periodo di approfondimento per meglio capire e valutare quanto siamo venuti a sapere dal comunicato del Municipio riguardo gli onorari in oggetto.

Non è certo un intervento polemico il mio e il nostro ma unicamente il desiderio di poter cominciare la legislazione con un rapporto dialettico chiaro, rigoroso, democratico e responsabile. Anche perché il senso dell’aggregazione dei 13 comuni implicava, fra l’altro, l’ottimizzazione delle risorse e soprattutto dei costi. Costi che, nel caso specifico, vanno in controtendenza di quanto da tutti auspicato e auspicabile. Non nascondiamo il fatto che avremmo gradito poter confermare, da parte dell’esecutivo, un approccio più rigoroso, attento alle spese, meno proclive alle gratificazioni immediate sul piano delle rivendicazioni personali, parsimonioso e disposto al confronto istituzionale e pubblico riguardo i “desiderata” degli municipali stessi, i loro compiti, il loro mandato e le opzioni possibili e praticabili. Purtroppo non è stato così. Il rischio, a medio termine, è che non vorrei trovarmi nella condizione di ritornare sulla questione perché il municipio si troverà costretto ad aumentare il moltiplicatore comunale per far fronte agli oneri che graveranno come un macigno sulle finanze del Comune.

Ma ecco i complementi di informazione che desidero evidenziare.

1. Al di là del fatto che, prima di guardare in casa d’altri dovremmo fare i conti in casa nostra, Il confronto con i municipali d’oltralpe è improprio poiché questi ultimi sono dei politici-funzionari e in questo ruolo non sono paragonabili ai nostri municipali.

2. Sono i nostri municipali che vogliono mantenere il ruolo di politici di milizia e che non vogliono rinunciare alla loro attività professionale privata (Branda a questo proposito è stato chiaro).

3. Giustificare poi l’onorario in questione adducendo il fatto che non si è superata la cifra allocata in precedenza ai municipali dei 13 comuni è un ragionamento a dir poco infelice. Il giornalista (Melchionda) infatti riprende la questione alludendo al fatto che, evidentemente, seguendo questo ragionamento se i comuni fossero stato 17, beh, l’onorario sarebbe ulteriormente lievitato.

4. Non si è poi parlato del rimborso spese che i Municipali hanno evidentemente previsto e che va ad aggiungersi all’onorario in oggetto.

5. A titolo abbondanziale, poi, si potrebbe anche evidenziare che nessuno conosce il “Cahier des charges” de nostri Municipali. Ininfluente?

6. Infine. Non sarebbe stato più corretto discutere preventivamente – e di comune accordo con i neo consiglieri comunali – dell’onorario dei nostri municipali … invece di venirlo a sapere attraverso i media?

7. Con queste premesse, poi, si giustifica di tutto e di più … e così il malcontento di tanti altri impiegati e collaboratori del Comune (che non possono o non osano manifestarsi pubblicamente) o anche dei neo municipali pagati con un gettone di presenza indipendentemente dal tempo e dall’impegno svolto in CC o nelle Commissioni (a questo proposito, da notare che non vengono onorati i lavori di lettura, studio e redazione di rapporti o relazioni di lavoro che sono parte integrante dell’attività di consigliere comunale, con il pericolo più che patente – e noto – che la maggioranza si sottrae alla corvée …

Non voglio tediarvi oltre (e pertanto concludo qui la mia analisi) ma non mi sembra che la prima legislatura della nuova Bellinzona sia iniziata con la dovuta trasparenza e correttezza nonché con i buoni e dovuti auspici e premesse che ci si saremmo aspettati da questo storico evento politico-istituzionale!
Dr. med. Orlando Del Don, consigliere comunale UDC

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Orlando Del Don

Medico, Psicoanalista, Politico

Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.

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