EOC & ministri; l’imbarazzo è sempre più palese!
Vale la pena ricordare alcuni passaggi relativamente al pasticciaccio dell’EOC e dello scandalo delle fatturazioni (che ora, come per incanto, non è
sembra essere più tale!), unite allo scandalo legato al licenziamento del Dr. med. Valentino Lepori, unito allo scandalo della continua fuga di medici dall’Ente ospedaliero, unita al profondo disagio che sta vivendo la sanità pubblica, unita al disagio della Commissione della Gestione (che avrebbe dovuto vigilare sull’operato dell’EOC e che ora, in previsione di un’audizione dei vertici EOC, dovrebbe magari anche interrogare se stessa…), unite a tutte la domande e le perplessità che sono sorte dopo che il vaso di Pandora è stato scoperchiato.
La questione che ha dato la stura a tutto questo pasticciaccio è stato il fatto che Paolo Beltraminelli – uno dei sette componenti il Consiglio di amministrazione dell’Ente ospedaliero cantonale – non ha mai informato i colleghi di governo. Ciò che invece il ministro avrebbe dovuto fare! E avrebbe dovuto farlo anche alla luce di quanto aveva scritto nel relativo rapporto (datato 5 dicembre 2000 – riguardante il progetto di nuova legge sull’EOC) la stessa Commissione parlamentare della gestione, della quale l’allora deputato Beltraminelli faceva parte. Rapporto firmato, tra gli altri, dallo stesso Beltraminelli e da granconsiglieri oggi nel CdA dell’Ente parastatale. Documento peraltro citato in una recente scritto del 2 luglio 2014 che il Governo – di cui Beltraminelli è membro dal 2011 – mi ha dato in risposta ad una mia interrogazione specifica sull’argomento.
Riprendo pertanto, di seguito, questa risposta (con la quale si respingono ovviamente le censure in oggetto!) del Consiglio di Stato alla mia interrogazione a suo tempo inoltrata al ministro Beltraminelli con la quale sollevavo dubbi circa l’opportunità della sua presenza nel CdA dell’Ente Ospedaliero Cantonale per un palese conflitto di interessi!
“Questa impostazione è stata seguita anche con la nuova Legge sull’EOC del 19 dicembre 2000 e assume anche un’importanza specifica nell’ambito di quei diritti di informazione che sgorgano dai poteri generali di vigilanza sugli enti pubblici sanciti dalla Costituzione cantonale. La stessa Commissione della gestione ha del resto rilevato che tale soluzione “ha dato buona prova di sé”, assicurando un collegamento ottimale tra EOC, DSS e Consiglio di Stato, e ha precisato altresì che il rappresentante del governo nel CdA dell’Ente Ospedaliero Cantonale “non è tenuto ad alcun segreto nei confronti del Consiglio di Stato” ma ha finanche “l’obbligo di riferire circa problemi particolari e rilevanti che dovessero sorgere, anche senza essere interpellato”.
Nel corsivo sottolineato ho riportato le considerazioni dell’allora Commissione della Gestione sull’art. 10 della legge EOC (uno dei 7 membri del CdA è “un rappresentante del Consiglio di Stato”).
Ora, e concludo. A posteriori è alquanto imbarazzante la posizione del Ministro quando, da una parte respinge le mie censure invocando il documento in oggetto alfine di tacitare il sottoscritto – prima dello scandalo in oggetto, evidentemente! – mentre successivamente allo scandalo in oggetto ecco che allora queste stesse considerazioni non valgono più?
L’imbarazzo da parte del CdS è grande e non se ne esce facilmente, questo è sicuro. Anzi, non se ne esce proprio del tutto!
Vale forse la pena ricordare ancora che non solo la legge è uguale per tutti (ministri e membri dei CdA degli Enti parastatali, nonché della Gestione, compresi) ma che, più ancora, la legge non è qualcosa che si possa modulare a piacimento sui propri interessi e che, alla fine, i nodi vengono sempre al pettine! Evidentemente però a pagare devono essere sempre di “portatori d’acqua”! Ecco, è proprio questo andazzo che ora deve finire! Non possiamo più permettere che queste cose accadano … ancora e ancora. Si deve cambiare e voltare pagina, sin da subito. Ed è quello che l’UDC con la sua azione politica intende continuare a fare. Basta con gli intrallazzi, i giochi di potere e i comportamenti sprovveduti dove a pagare sono sempre i contribuenti, i pazienti (nel caso specifico) e, quando le cose vanno male, i “portatori d’acqua”.
Dr. med. Orlando Del Don, Gran Consigliere UDC, Capogruppo
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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