È di oggi la notizia che è stato messo a concorso il posto di responsabile di un nuovo nucleo di pronto intervento a livello ticinese che dovrebbe occuparsi di ecoterrorismo.

Ecoterrorismo, avete sentito bene! Costo dell’operazione 3,5 milioni di franchi ai quali si aggiungeranno ogni anni altri 300’000 franchi; senza contare gli extra, gli imprevisti, i maggiori costi, ecc, ecc.

Questa novità – un vero e proprio fulmine a ciel sereno – mi sorprende da più punti di vista: come cittadino, come politico e come parlamentare! Nessuno era a conoscenza del fatto che vi fosse sul tavolo una questione ticinese legata all’ecoterrorismo!

Non solo, ma la cosa di per se stesse mi giunge nuova anche per il fatto che a livello ticinese non vi sono situazioni a rischio di ecoterrorismo (che ne so: centrali nucleari, depositi di stoccaggio di scorie radioattive, depositi militari di armi o ordini strategici, centri di ricerca ad alto potenziale di rischio per la popolazione, ecc.) a meno che non si voglia considerare a rischio la centrale di termovalorizzazione di Giubiasco!

Detto ciò, ecco che però qualcuno si è svegliato una mattina e ha avuto questa bella pensata; pensata che è passata avanti a tutta una serie di priorità e urgenze di cui il Ticino avrebbe veramente bisogno e necessità! Senza contare i costi, senza contare la mancanza di discussione, un dibattito,  un’analisi, il confronto di dati statistici a comprova della bontà della decisione presa dal nostro Esecutivo!

In sostanza si ha proprio la netta impressione che qui – in questo nostro bello e ameno Ticino – la democrazia sia diventata un optional e che crescano come funghi i geni dell’improvvisazione e delle pensate “strategiche” à la carte!

Complimenti a chi ha fatto questa bella pensata. Un atto parlamentare si rende necessario e urgente. Affaire à suivre!

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