Di incidenti diplomatici & affini
Il caso del 17enne con una sentenza di espulsione dal
nostro Paese ha creato molte spaccature, polemiche, preoccupazioni
e difficoltà istituzionali. Per non parlare poi di veri e propri
incidenti diplomatici sul piano dell’opportunità politica, di prese
di posizioni e spaccature all’interno dei vari gremi politici,
partitici e istituzionale. E – fosse solo per questo – tutto ciò
sarebbe una buona cosa; perché ci obbliga a fare mente locale oltre
il dato asettico legato ad un dossier per vedere oltre ciò e
toccare con mano la tragicità dei destini spezzati di una famiglia.
Come detto e ricordato dai media tutto ciò ha creato molto
imbarazzo, al punto da indurre il ministro Gobbi a rivedere i
termini della decisione. Un gesto coraggioso e responsabile il suo.
Purtroppo però non ha trovato il consenso della maggioranza del suo
partito. Ed e’ un peccato che il MATTINO DELLA DOMENICA
strumentalizzi tutto ciò e non si schieri dalla parte del suo
ministro. Idem per quanto riguarda alcuni intransigenti UDC che non
hanno colto la portata di questo momento istituzionale, civile e
umano! Un peccato perché la mia interrogazione parlamentare in
difesa del giovane impegnava solo e unicamente il sottoscritto e
non il Partito, ma anche perché non ho mai chiesto a nessuno di
volermi seguire in questa mia presa di posizione: legittima,
motivata, responsabile, civile, umanitaria e che interpella la
nostra tradizione e la nostra immagine a livello internazionale
(per non citare la ns. Carta Fondamentale). Peccato. Anche perché
una parte di Leghisti e Democentristi hanno lasciato solo il
ministro Gobbi che in questo frangente ha invece coraggiosamente e
responsabilmente dimostrato lungimiranza, acume politico, capacità
critica e autocritica e senso della misura di cui molti politici
difettano. Deludente quindi la posizione dei falchi irriducibili
della Lega dei ticinesi che hanno perso un’occasione per
approfondire la questione sul loro domenicale, limitandosi a un
trafiletto senza firma ma, soprattutto, senza capo ne’ coda.
Trafiletto insipiente e inconsistente che strumentalmente gioca sui
destini delle persone. Si, perché sembra proprio di capire che
certi politici e pennivendoli abbiano il vizietto di FARE I DURI E
LA VOCE GROSSA CON I DEBOLI, E INVECE CON I FORTI SI DIMOSTRANO
DEBOLI E COMPIACENTI! Un caro amico mi ha infatti scritto proprio
oggi dicendomi: “Ma come, ci dobbiamo tenere e mantenere tutta una
serie di criminali, violenti, nullafacenti, approfittatori e
mafiosi stranieri, e ce la prendiamo invece con le brave persone?”.
Non aggiungo altro se non per ribadire BRAVO AL NOSTRO MINISTRO
NORMAN GOBBI!
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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