Della dabbenaggine e ottusità di certuni … e del danno per l’intera comunità
Sono stato informato da molti corrispondenti attenti e sensibili del fatto che recentemente, a margine della tragica vicenda del criminale psicopatico che ha ucciso la sua socioterapeuta durante una “libera uscita”, un giornalista nostrano ha voluto intervistare – ancora e sempre – il solito psichiatra che in questi anni ne ha combinate di tutte e di più.
Ho verificato il fatto e ho potuto confermare, ahimé, questa forma di recidiva, frutto solo della pigrizia, della dabbenaggine e dell’ottusità di certuni che, così facendo, non fanno altro che rendere ancora più squallido il tristissimo scenario che già ci si presenta. Perché non è ammissibile che chi si occupa di queste interviste non sappia con chi si è messo in contatto per chiedere valutazioni di così forte pregnanza scientifica, clinica, sociale e culturale.
Come si può essere così dabbene e ottusi, come si può continuare a recidivare su una questione di questa importanza e pregnanza.
La psichiatria NON è rappresentata da questi personaggi che hanno screditato la scienza psichiatrica e che malgrado ciò continuano ancora a infierire dall’alto della loro sicumera e prosopopea. E si, perché se questo loro sentimento di superiorità e di impunità è stato in passato rinforzato anche dalle nostre istituzioni cantonali, continuando ora a rinforzare questi loro sentimenti di superiorità e impunità andando a stimolare il loro narcisismo e il loro egocentrismo autoreferenziale si fa solo el male a tutti i professionisti seri, che sono molti, e al contempo non si fa né l’interesse della comunità scientifica, né quello della psichiatria e tantomeno quello della nostra società. Sono disgustato!
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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