Un nuovo Centro di Ricerca presso l’Università della Svizzera Italiana (USI). E Bellinzona sta a guardare!
Nelle scorse settimana è stato dato annuncio – quasi in sordina – del nuovo centro di ricerca voluto dall’USI: Il Center for Computational Medicine in Cardiology (Centro di medicina computazionale in cardiologia).
Il nuovo Istituto rappresenta una costola dell’Istituto di Scienze Computazionali della Facoltà di scienze informatiche, e lavorerà a stretto contatto con il Cardiocentro Ticino.
Una Buona notizia per il Campus Universitario del Cantone.
La missione del nuovo Istituto sarà quella di cercare nuovi approcci computazionali e nuovi strumenti applicativi in grado di ampliare le conoscenza del sistema cardiocircolatorio e migliorare così la diagnosi nonché le varie terapie cardiologiche, cercando inoltre di prevederne l’efficacia sul medio e lungo termine.
Per il Cantone un fiore all’occhiello che avrà ricadute non solo sul piano scientifico ma, pure su quello del futuro Master in medicina e – non ultimo – “il miglior volano per il rinnovamento in chiave innovativa del tessuto economico della regione”.
Mi complimento perciò con gli artefici del progetto, con il Presidente dell’USI, Prof. Piero Martinoli, e con il Prof. Tiziano Moccetti, direttore medico e scientifico del Cardiocentro.
Un sola nota dolente mi permetto qui modestamente riportare, ricordando che l’USI e il Cardiocentro si danno molto, moltissimo da fare per spostare a Lugano il baricentro della sanità, della ricerca e della formazione universitaria di punta. Questo è senz’altro un bene e va sottolineato. Mi chiedo cosa stia però ora aspettando Bellinzona per attivarsi in tempo utile e mettere in valore le competenze, gli Istituti, le personalità del mondo della ricerca, la lunga esperienza clinica e – in particolare – quegli ambiti super specialistici che tutti noi ben riconosciamo alla Capitale e al suo ospedale, per non perdere il treno che ci dovrà traghettare, fra breve, verso un Nuovo Ticino dove uno dei volani che faranno la differenza fra centro e periferia “dell’impero” sarà appunto la medicina di punta, la ricerca, l’insegnamento universitario e le innovazioni tecnologiche prodotte da queste sinergie!
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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