La politica nell’epoca della Rete, della crisi economica e dell’insignificanza esistenziale
È da diverso tempo che sento il desiderio di annotare e condividere alcune riflessioni intorno a questa nostra politica inconsistente e “incredibile” che non è altro che l’espressione (o la conseguenza) della crisi in atto e dell’insignificanza esistenziale della realtà contemporanea … solo apparentemente compensata dalla rete (Social, Realtà Virtuale, ecc.).
Una realtà dove la burocrazia la fa da padrona! Una burocrazia e un funzionariato elefantisiaco, ingordo, invadente, petulante, onnipresente, onnisciente!
Ora, la deriva mortifera in questa deriva politico-amministrativo-burocratica (con l’UE in testa) è che la complicazione burocratica sta alla corruzione come la crisi economica sta al voto di scambio!
Più c’è crisi e più un politico corrotto guadagnerà voti e consenso offrendo servizi e vantaggi diversi dei quali è inutile qui stilare ora un elenco; ma proprio quello stesso politico corrotto, una volta al potere, avrà interesse a prolungare la crisi e lo stato di bisogno per rendere l’elettorato più sensibile alle sue offerte (e fra queste il voto di scambio!). Allo stesso modo la corruzione produce più vincoli legislativi e burocratici per evitarla, ma proprio questo incremento di vincoli gestito da burocrati e funzionari disonesti rischia di diventare un modo di incentivare nuova corruzione … e il gatto così si morde la coda!
E i cittadini, e i giovani, davanti a questo squallido scenario esistenziale come reagiscono? Cercando di evadere da tutto ciò, disinteressandosi, anestetizzandosi e illudendosi di poter avere un po’ di controllo sulla propria vita attraverso la Rete (Internet, Social, RV, ecc.). Un po’ come fanno gli stessi politici, gli stessi amministratori della cosa pubblica, burocrati e funzionari statali (in questo caso, ovviamente, con finalità almeno in parte diverse, nel loro squallido ruolo di vittime e carnefici al contempo) E anche qui … ancora una volta … il gatto si morde la coda!
E gli effetti si fanno sentire … eccome! Nell’epoca della rete, nell’epoca della massima diffusione del sapere e della comunicazione dobbiamo infatti assistere impotenti e come anestetizzati anche alla più grande calamità della civiltà nella storia dell’Uomo … peggio dell’ISIS a Palmira! Ma qui forse non tutti ne sono pienamente consapevoli … sicuramente potrebbero esserlo coloro che stanno leggendo queste righe, forse!
Libri, giornali, film, teatro, cataloghi d’arte, l’arte stessa; tutto travolto da un’onda narcisistica e solipsistica di selfie, di insulti, di pornografia, di viodeogame, di petulanti autocelebrazioni e vuote dimostrazioni di arroganza e supponenza! E il Nobel a Bob Dylan, per chi vuole capire, ne è la logica conseguenza … inevitabile, ovvia … ma di che bisogna stupirsi e indignarsi ancora?
Ma qui, allora, dobbiamo essere preoccupati della nostra di intelligenza o, piuttosto, dell’intelligenza artificiale; quella individuale dei computer e dei robot, e quella collettiva- e ancor più subdola, temibile e manipolabile – del web? Non a caso la rete è sempre pronta a tutto, e al contrario di tutto!
La domanda è retorica, naturalmente … anche se forse non così ovvia per tutti! Perché anche qui – e ti pareva! – la rete, in un crescendo di autocelebrazione autolesionistica potrebbe anche decidere altrimenti perpetrando così lo squallore e l’asservimento perverso di cui sopra si è detto! Ma tant’è!
Eppure Stephen Hawking lo aveva predetto: i computer diventeranno infinitamente più intelligenti dell’uomo e c’è da sperare che continuino a obbedirgli, e non decidano invece di liberarsi di lui. E di noi. Resi imbelli dall’aver vissuto in stanze vuote di libri, di rapporti interpersonali, di vera conoscenza, di significato e di senso, di possibilità esistenziali non programmate e massificate, di verità e di rispetto profondo per l’Altro … e per noi stessi!
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Orlando Del Don
Medico, Psicoanalista, Politico
Classe 1956, Medico, psicoterapeuta, docente, scrittore, editore. Questo blog è il mio mezzo per parlare online di società, sanita, cultura, informazione, territorio e altro ancora.
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